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“LAGUNA – la terra liquida” – con Stefano Stafuzza

Mercoledi` 11 giugno, alle ore 18.00 presso la Sala Fenice, si svolgera` la serata dedicata alla presentazione del libro “LAGUNA – la terra liquida”, di Stefano Stafuzza, Annapaola del Nevo e Umberto Sarcinelli.

Roberto Riva  condurra` la serata lasciando poi la parola a Stefano Stafuzza, che ci guiderà personalmente attraverso le pagine del suo libro, condividendo aneddoti, tecniche e le ispirazioni dietro alcuni dei suoi scatti più significativi.

Avremo la possibilità di porgli domande e di confrontarci sulle sfide affrontate per narrare con le fotografie un ambiente così particolare, e sul lungo lavoro fatto per realizzare il libro assieme agli altri Autori.

“Un racconto che abbraccia storia geologica e umana, realta` e leggenda, scienza e letteratura e tutto quello che c’e` tra mare e terra. Laguna come sintesi e fusione del territorio fra Alpi e Adriatico, descritto e reso emozionante dall’incontro tra parola scritta e fotografia, in una simbiosi che riprende la natura fluida di questa costa mediterranea cosi` particolare e unica, crocevia dell’essere Europa.”

Stefano Stafuzza è un fotografo freelance, che vive a San Canzian d’Isonzo, in provincia di Gorizia. Ha iniziato a fotografare nel 1985, occupandosi di paesaggi e natura, per poi passare al reportage sociale. Ama girovagare per le vie di una città o di un qualsiasi altro luogo alla ricerca dell’opportunità di catturare un singolo momento nel tempo e nello spazio, fattori fondamentali per la riuscita di una buona fotografia.

«Luoghi abbandonati» & «Luoghi affollati»

Mercoledì 14 maggio sarà inaugurata una Mostra congiunta fra l’“Associazione Fotografica Fotocamera con Vista” ed il “Circolo Fotografico Fincantieri-Wärtsilä”.
L’“Associazione Fotografica Fotocamera con Vista” presenterà il tema “Luoghi abbandonati” a Colori.
Viceversa il “Circolo Fotografico Fincantieri-Wärtsilä” proporrà il tema “Luoghi affollati” in Bianco&Nero.

«Dialogo di scomposizioni» – Mostra di Franco SPANÒ

Mercoledì 12 marzo 2025 alle ore 18.00, presso la sala Fenice del CIrcolo Aziendale Fincantieri-Wartsila, e` in programma l’inaugurazione della mostra «Dialogo di scomposizioni», di Franco SPANO`, a cura di Cristina LOMBARDO.

Franco Spanò è nato a Gorizia, dove tuttora vive e lavora. Si è diplomato presso l’Istituto Tecnico Industriale “A. Malignani” di Udine, nella sezione Costruzioni Aereonautiche.
Fotografo autodidatta, ha utilizzato il bianco e nero fino alla fine degli anni Novanta, passando, prima gradualmente e poi definitivamente, al colore. Da diversi anni utilizza la tecnica delle esposizioni multiple, in genere da due a quattro scatti sovrapposti, eseguiti con apparecchio reflex analogico.
Ha partecipato a molte esposizioni personali e collettive. Dal 2005 organizza e dirige le attività dell’Associazione Culturale per la promozione delle Arti Contemporanee “Prologo” di Gorizia.

La mostra «Dialogo di scomposizioni» ripercorre l’iter della crescita fotografica di Spanò, dagli inizi agli ultimi lavori. Ci si può così immergere nelle densità delle sue immagini, dove il colore diventa evanescenza corposa, dettaglio cromatico, sogno; dove la composizione attrae con colori pastosi per far volare da un fiore ad una nuvola possente, ad una scritta derivata dalle letture che Spanò ama aggiungere nelle sue immagini.

La mostra sarà visitabile negli orari di apertura del Circolo Fincantieri Wärtsilä fino al 7 maggio 2025.

Inaugurazione della 3a edizione della mostra “Ribalta per sei”

Mercoledì 15 gennaio 2025 e` stata inaugurata la nuova edizione della mostra “Ribalta per sei”, alla presenza di 70 persone, organizzata e condotta da Roberto Riva con il supporto di diversi Soci.

E` stato un indubbio successo, sulla scia anche delle esperienze precedenti, per l’alta qualità dei lavori e per i contenuti espressi tramite le immagini esposte.

La serata si e` svolta con le consuete interviste, utili agli autori per raccontare qualche aneddoto simpatico e per soddisfare la curiosità del pubblico che ha risposto in maniera interessata e intervenuto numeroso.

Non sono mancati i ringraziamenti per l’articolo pubblicato su “Il Piccolo” dalla bravissima Nadia Pastorcich e per l’ottimo lavoro eseguito sulle stampe fotografiche dallo Studio Cherin.

Ricordiamo che la mostra e` visitabile su appuntamento. Si prega di contattare Roberto Riva all’indirizzo biroriva@gmail.com o al numero 3391129551.

Passando alle interviste degli autori il primo e` stato Giulio Bonivento, che con il suo lavoro ”Nel mio Carso” interpreta poesie di Srecko Kosovel, poeta sloveno, in alcune nelle quali identifica le proprie esperienze di vita vissuta nell’amato Carso rustico.

Le fotografie, realizzate in studio con materiali domestici o medici ed ispirate ognuna da una poesia diversa, esprimono appieno l’appartenenza del poeta alla corrente del costruttivismo, sviluppato presso la Bauhaus in Germania, che pone il punto sulla rappresentazione della realta` secondo canoni essenziali, lineari e razionali.

Quindi Marisa Paoli, autrice di «Teriberka», che espone con “calore” la sua esperienza fotografica fatta nel 2020 nella cittadina Teriberka, situata nella Lapponia Russa.

Marisa racconta l’esperienza di viaggio in un posto semiabbandonato dalla Russia sovietica, con soli 600 abitanti, degradato da decenni dopo lo spostamento delle attività più` redditizie a Murmansk.

E di come e` stata affascinata dai relitti arrugginiti sulle spiagge, dove lo scuro mare glaciale contrasta con l’azzurro del cielo, rappresentato nelle sue fotografie in modo realistico e con una composizione pregevole, e dalla strada completamente diritta per chilometri, unica porta di accesso alla cittadina.

Tuttavia la cittadina ha suscitato una nuova attenzione turistica dopo che nel 2014 vi e` stato girato il film “Leviathan”. Forse Marisa ci tornerà, per fotografare cose e persone che la prima volta non e` riuscita a riprendere.

Ernesto Petronio, racconta che nel suo lavoro «Tra cielo e terra» ha voluto rappresentare al meglio la magia della fotografia, per far risaltare dettagli, punti di vista particolari che normalmente non si notano, ma che con uno sguardo più attento si potrebbero apprezzare meglio.
Le stampe in un pregevole bianco e nero, realizzate da se`, non sono mai banali, e rivela
no la sua predilezione per il minimalismo, che si rispecchia anche nel suo carattere.

Luoghi e particolari visti da una prospettiva diversa, come scorci della pista ciclabile Cottur e del rione di Ponziana, dell’ospedale La Maddalena che non esiste più, piazza Unita`, tutti posti di Trieste, arricchiti da un cielo con le nuvole sempre presenti e mai uguali.

E` la volta di Patrizia Spessotche con «Nei Parchi a Sydney» ci mostra con delicatezza come i giovani di quella metropoli vivono i

loro parchi, che mostrano tutte le sfumature di verde e sono curati alla perfezione, e consentono alle persone di stare in solitudine con se stessi e un libro, o di condividere con amici momenti di relax o di confronto.
Sono fotografie “rubate”, a parte una, che nella loro immediatezza trasmettono sensazioni positive.
Patrizia ci rivela che Sydney ovviamente ha i suoi lati negativi, ma ha voluto comunque mostrarci una parte positiva che l’ha colpita particolarmente. E ci e` riuscita molto bene.

A New York, Vincenzo De Paola ha scattato immagini di strada senza farsi notare dai protagonisti immortalati dalla fotocamera, posizionata in basso, realizzando una visione estremamente interessante delle persone impegnate in momenti di consueta quotidianità, che suscita curiosità in chi le guarda.

Il formato quadrato e l’ottimo bianconero delle stampe di «Volti di strada, storie in B&N» enfatizzano le espressioni delle persone che suggeriscono domande e risposte su chi sono, cosa fanno, dove vanno.

Diego Salvador per realizzare il suo progetto dal titolo «Contra spem in spem credidit» ha preso spunto da un articolo del Corriere della Sera che parlava della speranza umana, che non finisce mai nonostante i disastri e le guerre.

Le immagini le ha letteralmente costruite con l’Intelligenza Artificiale, partendo da un testo descrittivo dato in pasto al software di IA generativa per comporre immagini permeate dal neosurrealismo e minimalismo, con l’obiettivo di rappresentare persone avvolte nella guerra della vita, ma che crescono e vivono nella speranza, che si puo` cogliere nella costante presenza dell’orizzonte sul mare nello sfondo.

PD