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Incontro con Maurizio ZAFRET

La serata di oggi è stata l’opportunità per incontrare e intervistare Maurizio ZAFRET, già socio del Circolo Fotografico Fincantieri-Wärtsilä, e conoscerne le opere.

Maurizio ZAFRET, nasce a Trieste nel 1955. Si avvicina alla fotografia nel 1978 dopo aver ricevuto in dono da un amico una Voigtlander assieme alla dedica: “Usala, provala, divertiti, scatta e impara dai tuoi sbagli”.

A oggi, si potrebbe dire che quella dedica sia stata ampiamente onorata. Nell’avvicendarsi di altre macchine, altri obbiettivi e soprattutto, con l’arrivo della tecnologia in digitale, Maurizio incomincia a sperimentare e individuare una prima personale tecnica espressiva. Fondamentale sarà anche la sua passione per il mondo circostante, per le altre culture e per la cultura giovanile. I suoi viaggi in Europa e Sud America si fanno sempre più frequenti e lunghi.

Verso la metà degli anni ‘80 partecipa a due concorsi fotografici nazionali proposti dalla Lancia. Vince il primo e si classifica terzo alla seconda edizione. Poi per un lungo periodo il suo lavoro si effettua all’interno delle ”mura domestiche” davanti al PC e qui rintraccia il modo che gli consentirà di produrre una nuova proposta visiva, definibile come un’immagine che sta tra la fotografia e la pittura. Le fotografie utilizzate non subiscono variazioni attraverso manipolazione grafica. Si tratta di un intervento di sovrapposizione e di rimozione che permette alle foto di rimanere foto pure e al tempo stesso di trasformarsi in immagini che appaiono dipinte piuttosto che fotografate.

Maurizio fotografa usando la macchina fotografica come fosse il suo taccuino d’appunti e le foto raccolte divengono appunti. Gli scatti si rivolgono a graffiti, manichini, ruote, orologi, cordami, rifiuti ,oggetti quotidiani perduti o dimenticati oppure di culto o anonimi. Si lascia conquistare dai giovani Writers, dalle loro scritte che percepisce come simbolismi ricchi di spunti e messaggi.

Da luglio di quest’anno accoglie alcuni inviti e proposte di collaborazioni con due realtà di Trieste: Gary Lee Studio e Laboratorio degli In-Perfetti. Nel primo caso organizza, grazie all’ospitalità e all’attenzione di Gary, la sua prima mostra personale “Labirinti Invisibili”, inaugurata il 12 luglio e aperta al pubblico fino al 2 settembre. Nel secondo caso crea con la collaborazione di altri tre artisti, musicisti e artigiani, una proiezione audiovisiva dal titolo “Pour Elle”. Oltre al contenuto artistico e all’interesse suscitato nel pubblico, queste esperienze risultano esser state un’ottima integrazione per la nuova stagione creativa di Maurizio Zafret.

Per usare le sue parole “Tutto questo, mi fa sentire la gioia di poter vivere la fotografia e condividere il mio modo di vedere il mondo”.

Attualmente attivissimo e incessantemente al lavoro sta producendo nuovo materiale visivo e audiovisivo.

Raffaella DAL VI

Vi consigliamo un “giro” sul suo sito web www.mauriziozafret.it