Incontro Fotosub – con Davide Lombroso

Mercoledì 24 Ottobre 2012

Davide Lombroso pratica la fotografia subacquea da oltre 25 anni, ex sommozzatore professionista e istruttore FIPSAS e PADI, ha fotografato in quasi tutti i mari del mondo partecipando a numerosi concorsi sia a livello nazionale che internazionale. La Fotografia Subacquea è un’attività ormai praticata da molte persone, che hanno così la possibilità di mostrare le emozioni degli incontri subacquei. Il mare è ricco di spunti, nulla è scontato, ed è in grado di regalarci emozioni inimmaginabili, sempre nel rispetto totale del delicato equilibrio naturale.

Le regole della fotografia “terrestre” sono applicate in generale anche alla fotografia subacquea, con qualche semplice accorgimento in più, unitamente alla sicurezza delle immersioni che deve essere sempre un “must”.

Dal 1995, Davide si è dedicato alla attività di CacciaFotoSub oggi denominata “Safari Fotosub”, inserita ufficialmente nel calendario della FIPSAS, Federazione Italiana Attività Subacquee. Il Mar Mediterraneo è ricco di molte specie di pesce, ad oggi se ne contano più di 100, che vanno dal minuscolo pesce di scoglio fino al predatore d’alto mare. Secondo il regolamento FIPSAS, il “Safari fotosub”, una specializzazione della fotografia subacquea, ha come scopo la “cattura fotografica” del maggior numero di pesci di specie diverse liberi nel loro ambiente, con l’intento di fornire al sub un’alternativa alla pesca subacquea, mantenendo la stessa emozione della cattura, ma senza sacrificare la preda, nel rispetto di determinate regole.Cerchiamo di capire quali sono, descrivendo lo svolgimento di una competizione: Durante la competizione, gli atleti s’immergono a caccia di pesci, cercando di immortalare quante più specie possibili, con un massimo di 35 specie. Alla fine della competizione, i concorrenti riverseranno le foto nel proprio PC avendo cura di nominare la cartella con il numero o lettera assegnata dalla giuria. Tramite l’apposito modulo potranno elencare le specie “catturate”.

A questo punto le foto saranno valutate da una giuria composta da tre o cinque giudici, che possono attribuire ad ogni foto valida un punteggio da 0 a 10. I criteri di validità sono svariati: corretta messa a fuoco, corretta esposizione, possibilità di identificazione inequivocabile della specie.Le dimensioni minime del pesce nella foto devono essere pari o superiori ad 1⁄4 del lato lungo del fotogramma. Il pesce va ritratto nel suo ambiente naturale e non è consentito attirarlo con pasture o trattenerlo con alcun mezzo. È obbligatorio presentare un solo fotogramma per specie. Il punteggio attribuito dalla giuria ad ogni foto è poi moltiplicato per il coefficiente di difficoltà associato alla specie ritratta nello scatto. Esistono tre gruppi di specie (facili, media difficoltà e difficili) a cui sono associati tre distinti coefficienti (2, 4 e 6).

Pesci statici e/o poco diffidenti come scorfani, ghiozzi e bavose, fanno parte del gruppo delle specie facili; pesci meno confidenti come castagnole, tordi e donzelle appartengono al gruppo intermedio; ed infine pesci come l’orata o il dentice appartengono al gruppo delle specie difficili con coefficiente 6.Qualora la specie ritratta non rientri nell’elenco ufficiale delle specie, si applica il coefficiente delle prede più difficili (coeff. 6). Il “Safari fotosub” si articola storicamente in due principali categorie, Sportiva e Tecnica. Alla Categoria Sportiva appartengono gli atleti che s’immergono in apnea, mentre quelli che s’immergono con autorespiratore competono nella Categoria Tecnica. Le attrezzature utilizzate possono essere sia reflex scafandrate, sia compatte con obiettivi non intercambiabili. L’uso di una fonte di luce esterna è d’obbligo in quanto vogliamo restituire i colori naturali al soggetto ripreso, per cui dovremmo fornirci di un flash di media potenza.

A tal proposito è fondamentale il posizionamento di questa sorgente di luce rispetto all’asse di ripresa. Il “Safari fotosub” è una disciplina che permette di ampliare il proprio bagaglio di conoscenze per quanto riguarda le abitudini dei nostri amici “pinnuti”. Quando si prepara una competizione, l’atleta dovrà conoscere bene dove scovare determinate specie e dovrà avere sufficienti conoscenze al fine di una corretta identificazione. Un atleta di “Safari fotosub” è paragonabile ad u biologo marino, dovendo conoscere specie, ambiente e caratteristiche della fauna marina.

Durante la serata, alterneremo la chiacchierata con proiezioni di immagini.

Davide LOMBROSO

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