33° Gran Premio Fotografico – 5a serata Colore

Selezionatori della quinta e ultima serata per opere a colori del nostro Gran Premio Fotografico: Tullio Fragiacomo, John Gubertini e Fulvio Merlak

1° Classificato – BATZELLA Pier Franco
“Arriva il Giro – Milano 2021”
Tifo e movimento; immagine che descrive con personalità la gara a
cronometro milanese del Giro d’Italia, dove l’aspetto sportivo viene
enfatizzato dal mosso dell’atleta, che tuttavia presenta una postura e un abbigliamento assolutamente leggibili che ci fanno capire di cosa si tratta. Bella la scena dei giovani tifosi che vivono a modo loro la gara, con “il grido” del ragazzo in maglietta nera che crea la giusta
contrapposizione al veloce passaggio dell’atleta e gli restituisce la forza che si merita. Gli spazi e le mascherine parlano di “questo tempo”, ma in qualche modo viene descritta anche la città con la sua parte di salotto e le sue vetrine. Intelligente, infine, fornire nel titolo poche ma fondamentali informazioni.

2° Classificato – PETRONIO Ernesto
Il mosso è un territorio fotografico potenzialmente formidabile e, al
tempo stesso, un difficile contesto espressivo. Il baricentro dell’interpretazione si sposta sempre dalla parte di chi osserva questo tipo di fotografia. L’Autore si libera, con il mosso, di molti vincoli: la stabilità, la forma con la sua identità, il tempo di creazione dell’immagine stessa. Questa perde il senso e significato della trama interna intesa come copia del reale. Al tempo stesso, ci permette di attribuire a quel “vissuto visivo” significati diversi, capaci di aprire quel sempre sconosciuto sentiero delle libere associazioni e della scoperta di relazioni emotive scaturite proprio dalla sua apparente informalità.

3° Classificato – FAVRETTO Gianfranco
“Still-life” è un’ espressione inglese, letteralmente traducibile con “vita immobile”, una locuzione che rappresenta l’equivalente dell’italiano “natura morta”. In fotografia (ma, in generale, in tutte le arti figurative) indica quel tipo di immagini nelle quali sono raffigurati oggetti inanimati e quindi non in movimento. Nella fattispecie l’Autore ha scelto di ritrarre una composizione molto semplice ma anche molto ben strutturata. Le due cipolle dorate/ramate sono guarnite dalla formazione dei germogli verdi che diventano elementi imprescindibili nella configurazione. I due
bulbi, protetti dalle tuniche dorate, vengono messi in evidenza grazie al loro forte contrasto cromatico con lo sfondo bianco. E proprio quella del fondale appare una scelta felice che contribuisce a valorizzare l’effetto.

4° Classificato – STAUBMANN Giancarlo
Nell’esplorare questa fotografia non si può sfuggire dalla trappola della memoria. La realtà spogliata dalla fisica presenza umana, in
un’atmosfera decisamente straniante, ci riporta alla mente la dialettica visiva di Luigi Ghirri e, per altri versi, di Guido Guidi. Il rumore digitale e l’alterazione dei colori accentuano la distanza con il reale, sia pur all’interno di una composizione accogliente per equilibrio formale e percorso visivo interno. La segnaletica orizzontale dall’improbabile colore (a meno che non sia stata reale testimonianza di una modifica temporanea della carreggiata) ci offre un preciso punto di partenza visivo a ventaglio liberandoci dal solito stile di lettura occidentale.

 

5° Classificato – BÖHM Walter
Ottima “street”, con una contrapposizione tra l’andare e il restare dei
soggetti fotografati, che dà vita a una zona urbana facendola apparire come un micro-mondo, con un fascino tutto suo. Perfetta l’idea del
fotografo di non concentrarsi solo sulla gradinata, graficamente più
accattivante, che fa sembrare quasi sospesi i due ragazzi seduti nella
zona della macchina verde disegnata sui gradini, ma bensì di allargare l’inquadratura inserendo sulla destra la coppia intenta a scendere la scala mobile e, nella parte bassa, la passante che sembra attirare l’attenzione di una parte delle persone in secondo piano. A nostro avviso l’unico piccolo neo sono i piedi leggermente tagliati della ragazza che è il punctum dell’immagine e che un’inquadratura leggermente più bassa avrebbe contribuito a migliorare l’impatto di questa bella fotografia.

 

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